L’Aurora Boreale è un fenomeno ottico che si attua nell’omonimo emisfero: più in generale è conosciuto come aurora polare in riferimento alle zone polari indipendentemente dall’emisfero. È un fenomeno legato all’atmosfera caratterizzato per lo più da bande luminose di un affascinante color rosso-verde-azzurro, più comunemente chiamate archi aurorali.
Spieghiamo meglio come nasce un’Aurora Boreale.
Aurora BorealeTutto ha origine grazie al cosiddetto vento solare: le particelle cariche, ovvero protoni ed elettroni, a contatto con la ionosfera terrestre producono una luce peculiare di varia lunghezza d’onda. È la particolare geometria del campo magnetico terrestre a far sì che le aurore siano visibili solamente nelle fasce intorno ai poli magnetici, conosciute anche con il nome di ovali aurorali. In genere le aurore che sono visibili ad occhio nudo sono quelle prodotte dagli elettroni, quelle causate dai protoni sono osservabili solamente con l’ausilio di tecnologici macchinari.

Dunque considerando che il fenomeno si presenta grazie alle particelle solari è possibile confermare che esso è più acuto e frequente in periodi in cui c’è un’intensa attività solare. Spiegando meglio, con la comparsa di macchie solari, le particelle energetiche si disperdono nello spazio formando il vento solare, il quale può raggiungere la terra in circa 50 ore. Le particelle trasportano con sé una parte del campo magnetico solare che, una volta entrato in contatto con il campo magnetico terrestre, dà vita ad una sorta di bolla magnetica. Secondo un processo chiamato riconnessione magnetica, secondo cui il campo magnetico interplanetario punta in direzione opposta rispetto a quello terrestre, il vento solare può a volte penetrare la magnetosfera e interagire direttamente con la ionosfera del nostro pianeta, depositando moltissimi protoni ed elettroni nella nostra alta atmosfera: ecco nascere l’aurora polare!

Ad occhio nudo l’Aurora Boreale può presentarsi in vari modi, uno di questi è caratterizzato da archi e splendenti raggi di luce a circa 100 km di distanza dalla superficie terrestre e che si estendono in lunghezza per centinaia e centinaia di chilometri. Gli archi possono comunque essere sottilissimi, anche solo un centinaio di metri. Dopo la mezzanotte a volte l’aurora boreale può assumere una diversa forma, questa volta a macchie e queste macchie continuano a lampeggiare ininterrottamente ogni 10 secondi fino ai primi raggi del sole. I colori sono il punto forte di questo straordinario fenomeno che si può ammirare solamente nelle zone polari. La maggior parte della luce visibile è di un giallo verdognolo ma molto spesso i raggi possono assumere una colorazione rossastra in cima e lungo i bordi inferiori. Molto rara ma non impossibile è la colorazione blu e rosso intensa. La particolare colorazione dell’Aurora Boreale dipende dai diversi gas presenti nell’atmosfera e soprattutto dal loro stato elettrico quando i protoni ed elettroni solari li colpiscono. L’ossigeno è spesso il responsabile della colorazione verde, l’azoto del colore blu e l’ossigeno molecolare del rosso sangue.
Non è particolarmente raro, durante il fenomeno dell’Aurora Boreale, udire anche strani suoni, a volte molto simili a dei sottili sibili: si tratta di suoni chiamati elettrofonici. Ancora non si conosce molto sull’origine di questi suoni, ma probabilmente sono da correlarsi alle perturbazioni magnetiche.